I nostri Soci su RR

Cliccando su RadioRivista, si potra accedere ad una pagina nella quale verranno riportate tutte le notizie relative ai Soci di ARI TRENTO che compariranno mese per mese sul nostro Organo Ufficiale.

II3MDS

IN3QGY calling ... IR0ISS 

30/09/2014

Chi scrive è sempre stato affascinato dall'argomento Spazio in ogni sua forma, pur non avendo mai affrontato alcun tipo di studio in merito, se non per qualche approfondimento personale navigando su Internet fra la miriade di video e documentari, trasportato dalla curiosità del momento.

Negli ultimi 2 anni tale curiosità si è spostata alla caccia dei passaggi visibili a occhio nudo della "Stazione Spaziale Internazionale" (I.S.S. - International Space Station). I siti Web disponibili in rete mettono a disposizione, in maniera semplice e intuitiva, i passaggi presso qualsiasi zona del mondo, indicando giorno, ora, magnitudine (luminosità) fino a dove indirizzare il nostro sguardo per scovare quel particolare "puntino luminoso" che corre veloce nel cielo; tra tutti consiglio il sito di Heaves-Above al link "Satellites - ISS" (www.heavens-above.com).

Parlandone una sera con un nostro Socio, non salta fuori che proprio lui è riuscito a collegare via radio la mia cara I.S.S., facendosi portare "a Log" con tanto di QSL speciale a conferma del tutto.

Conosco personalmente Marco Petrolli - IN3QGY - per la sua forte passione nei confronti della tecnologia S.D.R. (Perseus in primis), anticipata da un altro interesse che ha riguardato e riguarda gli approfondimenti dedicati ai collegamenti radioamatoriali "via Satellite", passione che racconta Marco è nata a metà degli Anni '90, in particolare con i Satelliti OSCAR 13 e OSCAR 40.

Lo studio di Marco ai passaggi I.S.S. coincide, fra l'altro, con la missione spaziale di Luca Parmitano (KF5KDP), astronauta italiano che ha passato 6 mesi a volare sopra le nostre teste ad un'altezza media attorno ai 400 km e con una velocità di oltre 27.000 km/h.

La caccia al QSO di Marco è iniziata durante l'estate del 2013, inzialmente con l'ausilio di un portatilino a mano, facendo semplice ascolto alla tipologia di comunicazioni fra I.S.S. e mondo radioamatoriale sottostante. Questo in quanto Luca Parmitano si è scoperto radioamatore - per la prima volta - proprio dalla Stazione Spaziale, senza alcuna esperienza precedente in materia (v. PDF a fondo pagina); per QGY è stato quindi fondamentale riuscire a capire l'effettiva operatività e la metodologia adottata da Parmitano durante i suoi primi QSO (Nominativo Speciale rilasciato, IR0ISS).

Il 7 ottobre 2013, la grande serata. Sintonizzato il proprio Kenwood TM-255, deciso di operare con 40W e puntate al cielo le 2x11 elementi ("polarizzazione circolare") per i 144 MHz, dopo pochi secondi di attesa, ecco il segnale della I.S.S. giungere a Terra e la voce dell'astronauta italiano a seguire i collegamenti, uno dopo l'altro. Appena lo S-meter si è fermato sul segnale "9", VIA con il Cq in FM di IN3QGY, portato "a log" pressochè al primo colpo alle ore 20:42 UTC! Un QSO speciale che tutti noi vorremmo avere sul proprio Quaderno di Stazione e del quale Marco può farsene fregio (QSO n. 194 quello fra IR0ISS e IN3QGY su un totale di circa 230, effettuati da Parmitano con tutto il mondo - Log completo www.ik1sld.org/ir0iss/).
Per curiosità ho chiesto a Marco quale software avesse utilizzato per il puntamento delle antenne; trattasi di un programma sviluppato ancora sotto Ms-Dos (storia informatica, HI), InstantTrack, che a sua detta, fornisce dati e informazioni ben più complete rispetto ad altre tipologie di software presenti sulla rete.

Terminiamo qui l'avventura spaziale assieme a IN3QGY, ringaziandolo per quanto ci ha riportato e augurandogli di bissare il collegamento I.S.S., questa volta con un'astronauta speciale quale Samantha Cristoforetti (IZ0UDF), originaria di Malè in provincia di Trento, prima donna italiana nello Spazio che per i prossimi mesi farà parte della "42a Missione della Stazione Spaziale", questa volta battezzata con il nome di "Futura".

A seguire ... antenna utilizzata, QSL speciale di IR0ISS e un breve resoconto radioamatoriale di Luca Parmitano a ricordo della sua personale avventura come OM!

A Marco e ovviamente a voi TUTTI ... ... Buona Caccia al QSO!
 

CQ 80 ARITN de IN3EOM 

07/08/2014

A distanza di quasi 1 anno, lo "stand-by" di RadioActivity termina grazie ad un breve ma piacevolissimo resoconto tramesso dal nostro Socio Moritz, IN3EOM.
Le semplici condizioni operative supportate dalla "voglia di fare radio - aspetto sempre fondamentale - hanno permesso a EOM di divertirsi, ottenendo ottimi risultati nei giorni di operatività radio, festeggiando nel contempo on air l'Ottantesimo di Fondazione della Sezione A.R.I. di TRENTO.

 

Ringraziamo Moritz per l'attività svolta, complimentandoci con lui e augurando ovviamente ottimi DX!

Clicca sull'icona per scaricare il resoconto di IN3EOM

70 MHz - Si prosegue ... 

16/08/2013

Con data 1 agosto e fino al 31 dicembre 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Comunicazioni, DGSCER - DIV. II, ha disposto il rinnovo dell'autorizzazione straordinaria per sperimentazioni di radiopropagazione nella banda dei 70 MHz (4 metri).

Leggete con attenzione le disposizoni e limitazioni in materia previste dall'autorizzazione ministeriale, ben elencate al punto n. 4 del documento. Da parte nostra vi auguriamo ... Buone Sperimentazioni e CQ in 4 metri!

Clicca sull'icona PDF per scaricare il testo dell'autorizzazione MSE banda 70 MHz

IN3LBQ: l'OM e l'SWL 

16/10/2012

L'intervista che andiamo questa volta a proporvi è la più lunga fino ad ora pubblicata su RadioActivity; con estremo piacere siamo andati a porre le nostre domande ad IN3LBQ - Nicola (SWL: IN3-489/TN).

Le foto, per ammissione dello stesso Nicola, sono pochine (HI) se confrontate con gli altri interventi presentati in passato, ma il tutto è perfettamente controbilanciato da tante esperienze, ricordi e sensazioni che sono vivissime e ben descritte nel prosieguo della lettura, senza necessità alcuna di tante immagini a corredo; basta solo leggere e ... per un attimo ... chiudere gli occhi e vivere con la nostra mente quei momenti. Ready, Start ... GO!!

Clicca sul PDF per l'intervista ad IN3LBQ - Nicola

 

Autocostruzione: IN3LNC 

13/07/2012

Scopo di quest'intervista è stata quella di cercare uno dei nostri soci - non l'unico ma sicuramente un valido rappresentate - che potesse portare la propria esperienza sull'argomento "autocostruzione". Sempre presente presso la nostra Sezione, molti di noi si sono a lui rivolti per consigli pratici, dritte e qualche buon segreto, appoggiandosi talvolta alla ricca strumentazione del suo laboratorio. Sveliamo il nominativo estratto dal consueto "cilindro" ARITN che questa volta riporta IN3LNC Claudio!!


D: Ciao Claudio ... partiamo con la prima domanda e "partiamo" quindi dal tuo inizio nel mondo radiantistico ...

R: La mia licenza risale al 1969 ed il motivo che mi ha spinto a conseguirla è stato il fatto di aver studiato radiotecnica, l'aver frequentato un corso di radiotelegrafia durante il servizio militare, l'aver inoltre lavorato presso la Grundig, l'Augusta e diverse ditte in Trento come riparatore. All'età di 9 anni avevo costruito la mia prima "Radio a galena" e quindi la mia appartenenza alla schiera degli autocostruttori affonda la sua origine indubbiamente nel mio DNA. La passione per le radiotrasmissioni è giunta come naturale conseguenza. Avevo un libro del celebre autore Domenico Eugenio Ravalico sul quale ho visto le prime foto di apparati radio per onde ultracorte, così venivano allora definite le VHF, e lì fu amore a prima vista!


D: Quali settori HAM ti interessano maggiormente e quali meno?

R: La mia maggiore passione è certamente l'autocostruzione in 144 MHz, le riparazioni di RTX, la costruzione di amplificatori audio sia per l'ascolto quanto per gli strumenti (ex suonatore di chitarra, altra grande passione oramai  lasciata nel cassetto). Le cose che attualmente piacciono meno sono le riparazioni di radio e Tv commerciali perché non ho avuto modo di aggiornare ed adattare le mie conoscenze all'attuale tecnica, che nel frattempo si è molto evoluta, e perché si tratta in fondo di solo lavoro ... ma in assoluto a non piacermi sono i computer, verso i quali ho proprio un'antipatia "viscerale".


D: Abbiamo sempre sentito parlare del tuo "laboratorio": ci fai una descrizione?

R: Parlando del laboratorio direi che sono abbastanza contento di quello che possiedo, chiaramente se avessi maggiori disponibilità finanziarie sarebbe tutto da rifare! La mia maggiore passione, che è cresciuta e continua a crescere di anno in anno, è la strumentazione che mi ha permesso e mi permette di fare analisi, trovare guasti, autocostruire apparecchiature che senza di essa sarebbe impensabile poter fare. Nel mio caso ho ampliato gli orizzonti sia nella costruzione, ma soprattutto nella comprensione di fenomeni che NON trovano spiegazioni plausibili in nessun libro.

Analizzatore di spettro con relativo tracking, diversi generatori di segnali, oscilloscopi, misuratori di impedenza di vario tipo ed annata, misuratori di potenza di diversi modelli, frequenzimetri, uno speciale generatore di segnale a 10 MHz ultra stabile agganciato ai satelliti GPS che mi permettono una precisione di misura elevatissima, un ottimo misuratore automatico di rumore fino alle frequenza di 2 GHz sono una parte della strumentazione di laboratorio raccolta nel tempo a cui si aggiungono non so quante migliaia di componenti, resistenze, condensatori, transistor, ecc.. Impossibile elencare il tutto!

D: "L'autocostruzione": quante, quali, cosa significano per te ...

R: Le autocostruzioni? Sicuramente centinaia, non c'è posto per elencarle e per ricordare ... le riparazioni commerciali e radioamatoriali forse sono ancora di più. Sono circa 55 anni che faccio questo mestiere/hobby (per vivere ho fatto il bancario per 34 anni). Naturalmente ho costruito delle antenne, una è la copia della famosa Shark 20 elementi che Stefano IN3JJI mi lasciò copiare, altre antenne sempre per i 144 MHz e le ultime sono state 4 X 6 el. su progetto di DK7ZB che stiamo usando negli ultimi contest con il gruppetto di soci del Trento VHF Team, alcune antenne per le HF tra le quali una loop per i 40/80m di mia progettazione che funzionava abbastanza bene.
 
La mia migliore autocostruzione è un Transverter per i 144 MHz con relativo amplificatore da 300W che attualmente usiamo con successo durante i contest. Descrivo a grandi linee solo il transverter: Guadagno 17 dB, potenza uscita regolabile 0/15 W, figura rumore 1,45 dB, OIP3° circa +33dBm, IIP3° (per definizione) + 16 dBm, soppressione frequenza immagine circa 150 dB, conversione a 28 MHz. I dati e le misure sono stati verificati nel mio laboratorio, alcune parti del front-end sono state progettate da IN3HOG Giovanni, mentre tutto il resto è farina del mio sacco. Una particolarità assoluta è quella di aver inserito un filtro a 28 MHz, largo 2,4 KHz per filtrare i potenti segnali che si ricevono in contest, ed un particolare sintetizzatore/dds con elevata purezza spettrale al quale viene demandato il compito di VFO di conversione; credo sia unico nel suo genere con una dinamica totale transverter/ricevitore migliorata di ben 14 dB.
 
Una cosa che non ho ancora fatto e che certamente mi piacerebbe sviluppare è la costruzione di un impianto di antenne per uso EME (Terra-Luna-Terra).

D: Infine, come direbbe qualcuno ... "fatti una domanda e datti una risposta" ...

R: Vorrei sentirmi chiedere "Perché non hai studiato di più?". La mia risposta: "Oggi come oggi vorrei essere diventato un ingegnere elettronico ed aver lavorato nella grande industria" ... ma questa è un'altra storia.

 
 
Nulla di più da aggiungere sull'interessantissima intervista "tecnica" di Claudio; riportiamo a corredo le foto che ci ha trasmesso, ringraziando inoltre IN3JJI Stefano per la gentile collaborazione.
 

Ham Radio con IN3JJI 

11/03/2012

L'intervista che andrete di seguito a leggere ha lo scopo di raccontare - nei limiti dello spazio a ns. disposizione - alcuni momenti della storia di un Radioamatore che dopo anni di esperienza riesce ancora a trasmettere la "voglia di fare radio" a 360°, il tutto accompagnato da un entusiasmo mai sopito.

Il nominativo (per fortuna non l'unico) saltato fuori dal cilindro è quello di ... IN3JJI Stefano.


D        Stefano, quando e come nasce la tua passione per il mondo HAM e che "tipo" di OM ti definisci? 

R: Diversamente dalla maggioranza dei colleghi la mia entrata nel mondo radioamatoriale è avvenuta abbastanza tardi quando, cioè, avevo appena maturato gli “anta”. Il tutto iniziò in modo banale con l’acquisto di una coppia di portatili giocattolo per mio figlio Nicola. La matricola 78-0921 indica da quando sono iscritto all’ARI anche se per motivi vari il nominativo vide la luce solo il 15 maggio 1981. Durante i tre lunghi anni d’attesa ho operato come secondo operatore di Renzo IN3RZB (SK), partecipando a numerosi contest nell’ambito delle VHF. Perché le VHF? Vi siete mai domandati perché ci s’innamora? Se sì allora capirete che una vera ragione non la si trova ... ci s’innamora e basta. Credo di non appartenere ad uno specifico tipo di OM. Pratico, o meglio ho praticato, la fonia, Cw, Rtty, sia via tropo quanto via satellite ed ultimamente i modi digitali (che impegnano decisamente meno).


D: Un breve accenno alla tua RadioAttività.

Diversamente dalla maggioranza dei colleghi la mia entrata nel mondo radioamatoriale è avvenuta abbastanza tardi quando, cioè,
avevo  appena maturato gli “anta”. Il tutto iniziò in modo banale e cioè con l’acquisto di una coppia di portatili giocattolo
per mio figlio Nicola.  La matricola 78-0921 indica da quando sono iscritto all’ARI anche se per motivi vari il nominativo vide
la luce solo il 15 maggio del 1981. Durante i tre lunghi anni d’attesa  ho operato, come secondo operatore di Renzo IN3RZB (SK),
partecipando a numerosi contest nell’ambito delle VHF.

R: L’avanzare dell’età e gli immancabili conseguenti acciacchi mi hanno indotto a diventare più tranquillo e dalle frequenze alte che obbligavano al /P sono passato alle HF e le relative “comodità”.  Il mio palmares HF non è di certo prestigioso essendomi fermato attorno alle 280 entità collegate ma il poco tempo dedicato giustifica tale stato di cose. Proprio in questi giorni sul tetto è spuntata una piccola loop che copre anche i 40m e sto riscoprendo questa banda anche se prevedo future sporadiche puntate nelle rarefatte atmosfere delle VHF… il primo amore non si scorda mai.


D: I radioamatori di ieri-oggi-domani: come li vedi?

R: I radioamatori di ieri quanto quelli di oggi paiono eguali salvo che i primi hanno vissuto tempi diversi. Mi auguro che il variegato mondo radioamatoriale tenga sempre presente gentilezza ed educazione unitamente al desiderio di progredire nella “conoscenza”. Vi pare poca cosa?


D: Conosciamo bene la tua passione per il mondo delle V-UHF. Raccontaci la tu  a esperienza.

R:  2m e 70cm hanno contrassegnato la mia attività per 13 anni sino al 1991 quando decisi di lasciare l’avventura dei contest validi per i trofei ARI, il riconoscimento più importante delle VHF e sup che si articola in 5 uscite all’anno. I risultati non sono mancati  specialmente in 70cm ove negli anni 1987/88/89 mi classificai primo nella cat. SSB e nella cat. CW negli anni '87 e '88.  In 2m dal 1982 al 1986 sono riuscito a raggiungere il podio ma qui la concorrenza era davvero dura. Il fascino di queste operazioni sta anche nel fatto che ogni uscita è una Dx-pedition in sedicesimo con tutto quello che ne consegue specie se le uscite sono in solitaria; wx avverso in montagna è cosa che s’incontra molto spesso ma neve, pioggia, vento non hanno mai sopito il piacere dell’uscita.  Un’antenna 9 el. auto costruita, una batteria da 45A, Icom veicolare, Passo Coe, una nevicata degna del mese in cui si svolgeva il contest (dicembre), un paletto da 3 m. vicino al finestrino aperto per consentire la rotazione strettamente a mano sono i ricordi della prima uscita. Pochi collegamenti, molto freddo ma tutto ciò riscalda il cuore ancor più di uscite molto ma molto più soddisfacenti in termini di risultati.


 

D: Sei il Responsabile della ns Sala Radio ed il QSL Manager di IQ3TN; parlaci di loro ed a corredo, un QSO/QSL della tua attività che ricordi in particolare.

R: IQ3TN è oggi ben rappresentata per merito dell’entrata di “giovani leve” che con passione e dedizione fanno sentire la sua voce con una certa frequenza. Dopo i primissimi tempi un pochino soporiferi, la stazione è riuscita a coinvolgere un certo numero di soci ma la cosa, mi sia concesso di dire, non soddisfa appieno. In attesa di chiarire le attuali problematiche logistiche, vedremo di ripristinare la sala radio, varando con serenità un piano di partecipazione ai contest. Per quanto concerne i Qso, invece, mi rimane impresso quello che ebbi modo di concludere in 20m con un Om statunitense della costa ovest ma che ascoltavo – ed ero ascoltato – con un segnalino piccolo piccolo. Il fatto curioso è che avevo “accordato” la 11 el. dei 2m anziché la 3 elementi HF… con la propagazione di oggi la cosa non sarebbe stata possibile ma eravamo nei meravigliosi anni ’90. QSL speciale? Tutte quelle che ricevo fanno piacere e non ne ho una preferita ma indubbiamente quelle dei paesi esotici emanano un certo fascino.


QRT da parte nostra anche per questa intervista, non dimenticandoci di ringraziare "Juliet-Juliet-India" per il piacevole colloquio, corredato come sempre da alcune foto a seguire.

     

 

 

DX e Radio con IN3ZNR 

08/01/2012

La prima intervista targata 2012 ospita con grande piacere un OM conosciuto non solo in ambito locale ma anche al di fuori dei confini nazionali grazie alla sua pluriennale esperienza come Dx-Expeditioner e, recentemente, tra gli attivatori di un new one assoluto come ST0R (Sud Sudan); benvenuto Fabrizio, IN3ZNR!!


D: ST0R, un'esperienza recente unica e di grande successo. Facciamo un salto nel passato: parlaci della tua prima attivazione e della prima Dx-Expedition.

R: La licenza risale al lontano 1980, ma per il primo lustro l'attività in HF è stata scarsa e sporadica: lavoro, famiglia e complicazioni varie. Il primo contest fuori dalle mure domestiche, muovendo la stazione casalinga, riguarda il 1986, attivando Fai della Paganella (HI). Accesa la radio, mi sembrava di essere come minimo in Africa ... lontanissimo; senza "rumore" cittadino, con tante stazioni che ti chiamavano e che dalla città non avrei mai ascoltato.
Fino al '94 ho operato con il mio nominativo o con quello di altri OM del team, facendo contest anche da altri paesi DXCC. La prima spedizione vera e propria nel 1998 in Cambogia, XU7AAY. Stare dalla parte della "volpe" e non dei molti "cacciatori" è una possibilità che tutti dovrebbero provare: capisci tante cose, soprattutto, ti insegna a fare bene il cacciatore, conoscendo come ragiona la volpe (HI).


D: Quali sono i momenti più delicati nella preparazione di una spedizione ed i segreti di una buona riuscita?

R: La parte più delicata è ottenere le licenze/permessi. Se la trafila è semplice bene, se no sono grane a non finire. A seguire la logistica: dove stare, avendo la possibilità di montare le antenne che ti servono dove vuoi. Poi i trasporti, compreso il materiale da portare al seguito quasi sempre in aereo. Da non dimenticare i tuoi compagni di spedizione. Un team ben affiatato è garanzia di successo. Bisogna essere sicuri di poter contare su chi ti sta a fianco. Se hai problemi con qualcuno mentre stai attivando un castello, non succede quasi nulla, mentre su un'isola sperduta od in mezzo al Sahara, sono problemi seri. Le persone le conosci bene solo se le metti alla prova in condizioni stressanti o molto difficili.


D: Descrivici il tuo setup abituale e quello della "Tifariti Gang" (il tuo Dx-Group):

R: Attualmente - anche se credo che l’SDR possa essere effettivamente il meglio allo stato dell’arte - preferisco ancora le manopole e la “radio” vera. Ho un K3 Elecraft, un amplificatore Acom 1010 ed un'antenna 8 elementi log periodica (10-12-15-17-20). Per le bande basse, una verticale auto costruita e degli sloper. Nelle nostre spedizioni non si usano più radio pesanti e/o ingombranti; nelle ultime operazioni avevamo dei K3 ed alcuni IC-7000. Lato antenne, abbiamo completamente abbandonato l’alluminio (se non per i mast). Ormai tutto fiberglass e fili: Spiderbeam, Hexbeam, ecc.


D: Cosa ti piacerebbe attivare in futuro?

R: Dato che sarà impossibile, te lo dico: attivare la Nord Korea. Per la prossima spedizione di quest’anno stiamo aspettando notizie. Sarà sempre al caldo, magari in un paese tropicale vicino al mare. Oppure in qualche atollo del Pacifico. Chi lo sa?


D: Saltiamo alla tua attività personale come OM: presente e futuro di IN3ZNR (DXCC, Diplomi, ...)

R: Non ho spinto particolarmente sull’acceleratore per quanto riguarda il DXCC; sono a -9, cioè mi mancano 9 paesi per essere Top Honor Roll (... e mi manca il Sud Sudan, HI!). Mi è sembrato più complicato il 5 bande WAZ, cioè collegare tutte le 40 zone del mondo in 5 bande. Sono a 199 zone,  ho il diploma base e mi manca solo la zona 1 (Alaska) in 80 metri.


D: Un'ultima curiosità: tutto questo ... da dove nasce?

R: Avevo in salotto una radiolona a valvole e quando avevo 10 anni, causa malattia, sono rimasto in casa per un mesetto, smanettando in lungo ed in largo sulle onde corte e medie, chiedendomi da dove venissero quelle voci in lingue sconosciute. Poi più avanti ho avuto per le mani dei portatili sulla banda cittadina. Alcuni di quelli con cui parlavo avevano deciso di fare la patente ed a scuola avevo un mio compagno di classe che era radioamatore e figlio di un radioamatore (il compianto IN3BRM) che posso considerare il mio maestro. Grazie ai corsi della sezione ho fatto prima l’esame di telegrafia. Per la teoria invece ho aspettato altri tre anni (scuola). Finalmente nel '79 ho ottenuto la patente di radioperatore. Per la licenza a quel tempo bisognava aspettare ben un anno ma poi nel giugno del 1980 è arrivata la licenza ed il nominativo.


Che dire Fabrizio ... GRAZIE per quanto ci hai raccontato e per le foto trasmesse che riportiamo di seguito. Ricordiamo il sito del tuo Dx Group -  Tifariti Gang  -  http://www.dxfriends.com/  .... ed in attesa di sentirti al più presto in chiamata da qualche raro prefisso, ti auguriamo ... Buona Radio!!
 

CQ de IN3IZT/I7 

05/12/2011

Per questo nuova intervista, RadioActivity ha deciso di spostarsi in "zona 7" (Puglia), intervistando il nostro socio Michele - IN3IZT - che da inizio 2011 si è trasferito definitivamente nel nuovo QTH di Turi in provincia di Bari.


D: Michele, un caro saluto da noi TUTTI, ben felici di risentirti online sulle pagine di RadioActivity. Per iniziare, descrivici il tuo nuovo QTH operativo e le attuali condizioni di lavoro:

R: TURI è un piccolo paese di 12.000 abitanti situato a circa 35 Km da Bari ed a detta di alcuni OM locali, un ottimo posto dove ubicare la propria stazione. Attorno a me, 360° senza alcun tipo di ostacolo e le antenne che ho (per ora) installato possono godere di una visuale aperta in tutte le direzioni. Nella nuova casa ho dedicato una stanza con 2 postazioni radio ben distinte: HF e V/UHF, con previsione futura di approdo sui GHz. Le antenne sul terrazzo di mia proprietà vedono una verticale di tipo Broadband (l. 7 m), una Long Wire (l. 20 m, balun 9:1), 2 verticali tipo X50 (V/U) e 2 antenne da mobile staffate su un palo verticale. Stazione 1: ICOM IC-7700 (principale) ed IC-746. Stazione 2: 2 radio bibanda (traffico via ripetitori) ed ICOM IC-706 (banda 6m).


D: Due QTH a confronto: Trento e Turi.

R: Radiantisticamente parlando: Trento 0 - Turi 10 (ndr: Orpola!!). Pur non essendo ancora in condizioni operative ottimali, ascolto e collego stazioni che a Trento ho visto passare solamente sul Cluster. In una settimana ho chiuso il WAZ (Worked All Zones, ne mancavano 3 che rincorrevo da anni), non ho disturbi (scampato il rischio ascensore) e soprattutto non disturbo i vicini. L'unico aspetto negativo, se possiamo così definirlo, sono i ripetitori: con 5 W apro contemporaneamente più ponti, impegnandoli anche a grandi distanze. Ce ne sono (forse) troppi  :  e sono in continua crescita.


D: I momenti più belli in radio ed i progetti per il futuro ...

R: Ricordo una delle prime sere in radio a luglio, RTTY - 20m, 746 e filare, mentre mi rispondono a raffica una fila di giapponesi ... stentavo a crederci. Anche se non prestigioso ma sempre emozionante, E51JD (South Cook Isl.s). Per l'attività in gruppo ho operato all'interno del contest team di IO7T, mentre come "singolo operatore" partecipo ai contest maggiori e non solo. Gli altri DX?? Arriveranno (!!), per ora si fanno ascoltare bene. Sogni e progetti ... tanti, ma gli sforzi economici sono concentrati al momento solo nella casa.


D: E per terminare, un tuo CQ verso la nostra Sezione:

R: Un caro saluto ed un abbraccio agli amici di Trento, sperando di ascoltarvi e collegarvi quanto prima. Vista la vicinanza delle prossime festività, formulo i migliori auguri a voi tutti ed alle vostre famiglie per un Buon Natale e, speriamo, un migliore Anno Nuovo. Un abbraccio, Michele.


 

Michele, ringraziandoti per l'interessante intervista, ti chiediamo di salutarci tua moglie Irene, ricordandoti di comunicarci il tuo nuovo nominativo non appena disponibile, nella speranza di un "IZT" sempre nel suffisso (HI).

Di seguito alcune foto di IN3IZT/I7, mentre con voi tutti ... alla prossima intervista di RadioActivity!!

 

SWL con IN3YKS 

11/11/2011

RadioActivity ha deciso di esplorare il settore SWL - Shortwave Listening - conosciuto più comunemente come "Radioascolto". Le antenne, o meglio, le orecchie, ci hanno portato ad intervistare il nostro socio Alessandro - IN3YKS - in previsione di una futura serata a tema in argomento.


D: Quando è perché hai iniziato la tua attività come SWL? Da quanto la pratichi?

R: Ho iniziato nel 1991, allora avevo 14 anni, e casualmente mi è capitata tra le mani una rivista di elettronica dove vi era uno spazio dedicato all'ascolto delle Broadcasting (BC). La cosa mi incuriosì e volli provare qualche ascolto, inviando alcuni rapporti di ricezione. In poco tempo mi si aprì un mondo nuovo ed interessante che mi ha portato all'inizio ad ascoltare le BC internazionali e locali, poi mi ha fatto conscere il mondo dei radioamatori, diventando infine un OM.


D: Con che attrezzature hai iniziato (ricevitore/antenna) e con cosa operi attualmente?

R: Le prime BC le ho ascoltate con la radio di casa che riceveva l'FM e le sole onde medie. Per ascoltare i 49m dovevo andare da mia nonna che possedeva una vecchia radio valvolare anni 60; con quella ho ascoltato in onde corte le prime BC europee. Successivamente ho acquistato un Marc NR-82F1, poi un Satellit 700 ed infine un Icom IC-R75. Due anni fa quando ripresi ad ascoltare le BC mi sono dotato di un Degen DE 1103 e di un Sangean ATS-909, due ricevitori modesti ma efficienti.


D: Raccontaci il tuo radioascolto più emozionante e quello più particolare/lontano.

R: Il più emozionante sicuramente nel 1994, un OM di Sarajevo. La guerra nella ex Jugoslavia era all'apice, la città sotto assedio e la cronaca ci raccontava di come i suoi abitanti cercassero di trovare qualche spazio di vita e di normalità quando i combattimenti erano fermi, nonostante le bombe ed i cecchini. Non ricordo il suo nominativo, ricordo solo che trasmetteva in 40m e che si era scatenato un forte pile up. Parlava un buon italiano e raccontava che approfittava di 2 ore di energia elettrica per trasmettere. Un vero esempio di come la radio possa salvare la vita!

L'ascolto BC più lontano è stato con R. New Zealand International, non particolarmente difficile. Il più particolare quello di R. St. Helena, stazione che trasmette dall'omonima isola una sola volta all'anno.

D: Alcuni veloci consigli da dare a chi vuole iniziare con l'SWL.

R: I consigli sono pochi ma generali. Un ricevitore giustamente sensibile e selettivo con una buona antenna, decidendo cosa si vuole ascoltare. Un QTH lontano da rumori aiuta notevolmente e soprattutto ... una buona dose di pazienza.  


Ringraziamo Alessandro per la sua cortese disponibilità, riportando di seguito alcuni rapporti d'ascolto che ci ha gentilmente trasmesso. A voi il click su questi ultimi ed ovviamente ... 

BUONI ASCOLTI!!

 

  

 

 

 

Il dopo IARU VHF 2011 

23/09/2011

Il contest VHF di settembre è alle nostre spalle. Operare da quota 60 metri s.l.m. anziché 1800/2000 come di consuetudine è stata un’esperienza  tutto sommato interessante. La parziale delusione del risultato  è stata controbilanciata da conoscenze ora acquisite in prima persona che si riveleranno di certo importanti nel futuro.
La “delusione” -173 qso contro i 320 dello IARU dello scorso anno dalla cima del Monte Altissimo di Nago - è stata controbilanciata dal qrb medio realizzato passato da 288 Km a 356.

Alcune ore dopo l’inizio del contest ci siamo accorti che le 4x6 con conformazione ad H risultavano eccessivamente selettive. Mentre le operazioni proseguivano con il secondo gruppo d’antenne (2x9 sovrapposte) si è provveduto a smontare la H e riconfigurare l’array  trasformandolo in 4x6 sovrapposte. Questa configurazione, già collaudata in quota, si è subito dimostrata migliore consentendo una centratura dei segnali più confortevole e senza il rischio di veder sparire il corrispondente variando anche solo di pochissimi gradi il puntamento.

Il gruppo si è confermato ben affiatato e ha consentito la copertura di tutte le 24 ore di gara. Mi permetto di prevedere una seconda esperienza in zona 4 ma da una postazione più elevata in quota e che tramite un amico OM della zona speriamo di poter trovare sulle pendici degli Apennini.

Per il VHF Team Trento, IN3JJI Stefano

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